Una Riflessione E Due Domande: Dalle "Parole" All' "Azione"

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Curiosità ed esperienza mi hanno insegnato ad avere rispetto e considerazione per i “segni” che, visibili ed invisibili, come satelliti si manifestano e ruotano attorno agli eventi della vita quotidiana e che, a volte, forniscono un’ulteriore chiave d’interpretazione nella valutazione del loro peso e valore.

Vorrei partire da 2 eventi accaduti recentemente, di estrema e significativa rilevanza che, oltre a profonda sorpresa hanno fatto nascere in me una positiva riflessione. Nel primo, circa 450.000 persone hanno firmato per l’iniziativa promossa da Saviano. Nel secondo, una massa numerosissima di persone con colori, età e condizioni sociali diverse si sono ritrovate a Roma a P.zza San Giovanni in un incontro popolare apartitico nato attraverso la rete che è stato definito “No B Day”. La forte adesione che ha permesso il buon esito delle iniziative, pone l’accento sulla potenza e il ruolo che oggi lo strumento internet esprime e rappresenta.

Spinto da un entusiasmo basato sulla fiducia e la passione che hanno sempre caratterizzato, nel bene e nel male, i fatti della mia esistenza e confortato dal mio diploma di ragioniere, lascio ora spazio alla mia semplice e ”pazza idea”.

Cosa accadrebbe se i 450.000 che hanno firmato per l'iniziativa di Saviano, decidessero, versando una piccola somma su un c/c comune, di costituire un organismo teso ad un progetto editoriale?

Cosa accadrebbe se l’energia dei protagonisti del “No B Day” venisse indirizzata ad un obiettivo comune nel quale il vecchio consumatore passivo si trasformasse nel nuovo cittadino azionista?

MarGus.