La vita e la morte ... di una trasmissione

| |
Qualche giorno fa è accaduto per la trasmissione di Antonella Clerici, ma era già avvenuto in altre circostanze. Ormai, la vita o la morte dipende dai numeri in televisione, e non è l'unico mezzo di comunicazione dove le cose funzionano così, quando una trasmissione non raggiunge un certo numero di consensi, un gradimento certificato, un certo numero di dati d'ascolto, un certo livello di contatti, numeri, tanto per intenderci, viene cancellata.
Evidentemente, questo è un trend che è già diventato una realtà del nostro tempo e della nostra vita. Perché? Perché tutto è basato sulle pubblicità, tutto è basato sui punti di contatto. E siccome è l'economia che muove le leve della vita, allora se una trasmissione, se una proposta non è supportata da un numero di ascolti e, comunque dati a sua conferma confortanti e consistenti, non trova una sua giustificazione e perde il significato (sopravvivenza) soprattutto dal punto di vista pubblicitario e quindi economico.
Che cosa significa questo? Significa che ognuno di noi, ogni cittadino, ogni utente, ogni persona che partecipa al mondo della comunicazione, deve guadagnare una consapevolezza, deve guadagnare una coscienza che la sua attenzione, la sua scelta su ciò che sente, su ciò che vede, è una scelta che peserà conseguentemente su quelle che saranno la vita o la morte di una trasmissione televisiva, di un'idea, di una proposta, di un suggerimento politico, di una qualsiasi cosa.

0 commenti: